Lo scorso anno, in Italia, il mercato del libro ha rappresentato la prima industria culturale del Paese. Certamente in crescita il settore digital, con un aumento dei titoli anche in formato e-book fino al 40% del totale. Il fatturato che deriva dalla vendita di contenuti digitali è ancora limitato, non arrivando a superare il 10% del totale per il 92,6% degli editori.

Il panorama dell’editoria, in Italia, mostra una buona sinergia tra diversi strumenti e abitudini: così, se da un lato il 60% della popolazione dichiara di leggere libri, dall’altro lato il 24% dichiara di aver letto un e-book e il 7% ha fruito di un audiolibro.

Il segmento più digital nella lettura è la fascia di popolazione di età compresa tra i 15 e i 34 anni. A incentivare la lettura di libri online motivazioni come:

  • il prezzo più basso;
  • facilità di trasporto e archiviazione dei contenuti;
  • facilità di reperimento di un titolo;
  • possibilità di fruizione interattiva, cioè di fare ricerche sul testo, usare segnalibri o inserire note;
  • disponibilità di applicazioni per la formattazione;
  • multimedialità.

Si configurano, invece, come ostacoli alla diffusione degli e-book: immaterialità del contenuto, insufficiente alfabetizzazione informatica dei lettori e scarso comfort visivo. 

Per quanto riguarda la lettura digitale, lo smartphone è lo strumento più utilizzato, mentre diminuisce il numero di lettori digitali che fa uso di e-reader. 

Lo smartphone rappresenta anche lo strumento preferito per consultare news online: a luglio 2019 il 42% degli Italiani ha consultato portali d’informazione esclusivamente mediante uno smartphone (o un tablet) e i dispositivi mobili hanno generato il 72% del tempo totale speso nella lettura delle news.

L’utilizzo dei diversi canali di informazione varia a seconda della generazione.

La moltiplicazione delle fonti d’informazione è certamente un’opportunità per gli utenti, ma per le aziende implica la necessità di curare al massimo la propria presenza online.

Soprattutto per chi opera nell’editoria, non bisogna perdere di vista le implicazioni del digitale sul business. I player del settore ottengono grande visibilità dai motori di ricerca, dai quali infatti proviene circa il 25% del traffico. Il web diventa quindi fondamentale per raggiungere i consumatori finali. 

Per questo motivo gli editori hanno dovuto rivoluzionare i propri piani di investimento e di promozione, destinando sempre più risorse a web e canali social.

Ecco la panoramica dei ricavi nel settore editoria B2B, fotografata da un’indagine dell’Osservatorio ANES Outlook 2019:

                           

Le previsioni sul mercato dell’adv suggeriscono che, nel 2021, il 52% delle spese pubblicitarie proverrà dalla pubblicità online, che sarà gestita per il 60% tramite programmatic.

Per quasi tre aziende su cinque i ricavi digital pesano per oltre il 10% sul fatturato complessivo, e solo il 38% delle aziende reinveste nel digitale una quota congrua di questi ricavi. Decisivo il ruolo del digitale anche quando si parla di canali di vendita nell’editoria, con l’e-commerce che raccoglie il 24% del totale degli acquisti degli Italiani.

Ma, in pratica, quali sono i vantaggi offerti dal digitale al mondo dell’editoria?

  • Acquisire nuovi lettori con campagne mirate per età, sesso, interessi anche sfruttando la sinergia tra canali di proprietà (sito web, blog, etc.) e canali social grazie a tecniche di retargeting utili per recuperare gli utenti che abbandonano il sito senza aver effettuato alcun acquisto (oltre il 90% dei visitatori).
  • Profilare i lettori, analizzandone il comportamento durante la navigazione e quando possibile anche off-line (carte fedeltà per acquisti in negozio), per offrire comunicazioni personalizzate come prodotti suggeriti in base agli interessi, reminder legati a occasioni speciali (es.: compleanno), articoli consultati ma non acquistati e che vengono proposti con uno sconto dedicato, etc.
  • Ottimizzare il processo di produzione dei contenuti (articoli, libri, ebook, etc.) valutando in tempo reale quantità di lettori  e livello di gradimento per poi prevedere, grazie ad algoritmi predittivi, quali sono gli argomenti sui quali potrebbe essere utile investire.

Mediamorfosi ha consentito a Eunews – testata giornalistica sui temi europei con sede a Bruxelles – di incrementare ogni anno il numero dei lettori di oltre il 30% grazie ad azioni mirate che hanno interessato tutta la customer journey: dall’acquisizione di nuovi abbonati, alla profilazione dei lettori, all’implementazione di un sistema di marketing automation per l’invio di comunicazioni mirate e contestuali, alla fidelizzazione del customer base con offerte dedicate.

Contattaci oggi stesso. Sapremo mettere a disposizione la nostra esperienza per guidarti in un processo di crescita del tuo progetto editoriale, sostenibile e calato sulle effettive esigenze della tua azienda.