Oggi vogliamo offrirvi il punto di vista accademico sul complesso rapporto tra Social Media e Pubblica Amministrazione, con il contributo di Francesca Adinolfi, che ne ha fatto argomento della sua tesi di laurea.

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1) Una laurea in teorie della Comunicazione e tanta passione per il mondo Digital. Chi è Francesca Adinolfi?

  • Sono una giovane donna sicuramente interessata al mondo digital, che ritiene racchiuda in sé significativi strumenti di comunicazione, pur riconoscendone ancora limiti e margini di “educazione”.

2) Cosa ti ha spinto verso questo percorso professionale? 

  • Nutro da sempre un interesse per la scrittura, che per un breve periodo ho potuto praticare nel tempo libero. Considerando la pervasività con cui la comunicazione fa parte del nostro vivere quotidiano, ho pensato di voler approfondire questo campo di studi, indagandone i più complessi sistemi e le più svariate dinamiche.  Oggi sicuramente la comunicazione è cambiata rispetto alle origini e proprio questo progressivo ampliamento del suo ambito di applicazione non ha fatto altro che rafforzare in me l’interesse verso questo mondo in continua evoluzione.

3) La tua tesi di laurea ha come titolo “I social media e la pubblica amministrazione: un’interazione per una nuova comunicazione”. Cosa ti ha spinto verso l’indagine sul rapporto tra i social media e la PA?

  • Già dal titolo della tesi si evince come sia di difficile definizione e inquadramento il risultato di un’interazione tra i social media e la PA, due mondi apparentemente molto distanti tra loro ma dal cui legame può senz’altro svilupparsi un vero e proprio servizio pubblico, che tenga sempre più conto della centralità della collettività, cui dare delle risposte in tempi sempre più rapidi ed efficaci.

4) Quanto è importante per le pubbliche amministrazioni investire sui social?

  • L’investimento da parte della PA sui social sia una sfida che non si può tralasciare.  Da un lato la PA può in tal modo rafforzare la propria identità, dall’altro può rendersi il più possibile trasparente agli occhi della cittadinanza, sempre più attiva e presente. Non ultimo, con tali strumenti si può migliorare la comunicazione istituzionale, facendo attenzione a non cadere nella “trappola” dell’improvvisazione. La sfida dei social fa anche sì che si debba ponderare e programmare la propria presenza online, al fine di migliorare la qualità dei flussi informativi da e verso l’utenza, quest’ultima sempre più esigente e partecipativa.

5) Parlaci della tua esperienza personale, quali sono le maggiori difficoltà che hai riscontrato e quali gli esempi di eccellenza nella gestione di questi canali.

  • Dall’indagine svolta per la stesura della mia tesi ho registrato che, all’iniziale resistenza all’utilizzo di questi canali innovativi da parte della PA, è subentrata la graduale percezione della loro rilevanza ai fini del raggiungimento dei propri obiettivi di servizio.