Samuela ama osservare le situazioni e renderle immortali attraverso la parola o uno scatto fotografico. Nella era del ritorno alla comunicazione per immagini il suo contributo è fondamentale per la buona riuscita di un progetto digitale. In questa intervista Samuela Conti ci racconta la sua carriera e i suoi progetti per il futuro.
- Innanzitutto conosciamoci meglio. Chi è Samuela Conti?
Mangiare, l’odore del caffè al mattino, la crema abbronzante d’estate, le persone, il nuovo, l’amore, la fotografia, la musica, fare regali per il gusto di vedere i loro sorrisi. Queste sono le cose che amo innanzitutto. Adoro la mia vita perché sono dove volevo essere da tempo e con le persone che da sempre sono nella mia vita. Amo pazzamente il mio lavoro e non c’è giorno in cui mi svegli e ne sia poco stimolata. Questo è un riassunto di me, dei miei sogni che si sono realizzati (a parte diventare ricca), della Samuela che sono diventata con orgoglio. Sia nella vita di tutti i giorni che nel lavoro che svolgo, amo conoscere nuove persone, sono curiosa dei cambiamenti, sono stimolata dalle nuove iniziative, attività, eventi e tutto ciò che mi faccia evadere dalla classica routine. Sono un’attenta osservatrice delle persone e mi piace parlare e ascoltare.
- Una formazione in ambito comunicazione e un percorso in ambito gastronomico. Attualmente oltre ad essere una social media manager sei anche una Food photographer. Cosa ti ha spinto ad intraprendere questa carriera?
La confusione dopo le scuole superiori mi ha portata a studiare medicina per un anno, poi la confusione post primo anno universitario Scienze Politiche. Insomma al secondo anno non sapevo ancora cosa volevo. Poi ho guardato la mia agenda (osservavo situazioni e scrivevo) e mi sono detta: farò la scrittrice o la fotografa. Dopo la laurea specialistica (giornalismo) ho capito che il mondo del web avrebbe potuto darmi molto e grazie alla mia amica di sempre Laura, ho intrapreso quella strada con un Master in Content Management e web 2.0 e altri master in editoria e social media. Negli anni sono stati pubblicati due libri: un romanzo “niente è sempre qualcosa” e un libro di ricette “Food Friday – a cena da me” (ho eseguito gli scatti). Oggi lavoro come social media manager per una web agency nel settore del turismo e collaboro con la mia amica Laura di Pietrantonio nel settore Food & Beverage.
- Svolgere una professione come la tua implica tecnica, dedizione e metodo. Ci racconti la giornata tipo di Samuela da Food photographer?
Mangio ahah, questa è la prima cosa che penso quando mi sveglio. Per il resto la mia giornata lavorativa dipende dal tipo di impegno e dal tipo di lavoro. Se devo occuparmi dei social media sono in azienda e gestisco la strategia di alcune strutture ricettive del territorio. Nel caso in cui invece io debba fare scatti fotografici devo organizzare location, oggetti abbinati al piatto da fotografare, aiutanti (di solito sono mie amiche creative come me), musica e si parte per una nuova avventura fotografica. Detta così sembra semplicissima, ma negli anni il mio primo obiettivo è stato quello di dare una personalità alle mie foto. Non voglio essere una fotografa di food che scatta foto uguali a quelle che troviamo sulle riviste, cerco di dare una personalità alle mie foto con l’obiettivo di renderle riconoscibili. Qualche giorno fa un mio conoscente mi ha telefonato e mi ha detto: sai, ho visto una foto di un piatto su Facebook, anche se non c’era il tuo nome…ho capito subito che fosse la tua. Le tue foto hanno il marchio di fabbrica. Ecco, obiettivo raggiunto!! La gioia del cuore e dell’anima.
- Qual è il tuo metodo e quali strumenti usi per esercitare la tua professione? Un consiglio a chi vuole intraprendere un percorso simile al tuo?
Canon, luce naturale, 50 mm, fantasia, musica e tanta passione. Questa è la mia cassetta degli attrezzi da anni ormai. Io credo che sia importante avere una formazione fotografica, ma la formazione senza la passione non porta a risultati. Le foto fatte senza passione non hanno anima. La strumentazione è importante, ma vi assicuro che con strumenti casalinghi pannelli homemade, trucchetti fatti in casa possono fare molto se avete voglia di fare foto, non servono obiettivi macro o super eccezionali. È la vostra passione a muovere il mondo. Se poi avete passione e obiettivi eccezionali, potete spaccare il mondo.
L’intervista a Samuela fa da apripista ad uno dei nostri progetti. Il suo nome è GUSTOSO, cliccate qui per saperne di più.