La parola e-commerce, insieme ad influencer , sembra essere il termine più in voga al momento, e come tutti i trend molti sono pronti a saltare sul carro del vincitore.
Qual è quindi la giusta definizione?
Come sempre facciamo ricorso a Wikipedia, che ci aiuta ad inquadrare il contesto. Secondo l’enciclopedia:
l’espressione commercio elettronico […] può riferirsi all’insieme delle transazioni per la commercializzazione di beni e servizi tra produttore (offerta) e consumatore.
Molti pensano che per avere un e-commerce basti avere un sito web, magari ben ottimizzato, con un carrello per le transazioni. Come indicato da Gianluca Diegoli questo non è per nulla vero, perché l’e-commerce è un vero e proprio ecosistema, dove a farla da padrone sono gli utenti con la loro propensione ad acquistare un prodotto nella maniera più facile possibile.
Secondo i dati pubblicati da Casaleggio e Associati nel Report l’e-commerce in Italia nel 2016 , nel nostro paese le aziende impegnate nel commercio elettronico sono 16.000, e il 75,8% degli utenti online ha visitato almeno un sito o applicazione dedicata all’e-commerce nell’ultimo anno.
Il valore del fatturato e-commerce è stimato in circa 28,8 miliardi di euro, e a generare queste somme è soprattutto la presenza di grandi player internazionali, che si stanno posizionando anche nel settore della moda e dei prodotti alimentari. Il recente caso dell’acquisto di PizzaBo da parte di Just Eat serve a fare un esempio della portata del fenomeno.
Quindi, riprendendo e parafrasando l’intervento di Gianluca Diegoli, la strategia giusta per fare e-commerce non parte dalla creazione di un sito, ma parte dalla consapevolezza di entrare all’interno di un complesso ecosistema, che prevede la presenza di grandi aggregatori e piattaforme social che stanno in qualche modo promuovono la diffusione di pratiche legate all’acquisto.
Una buona strategia a nostro avviso può passare dall’utilizzo dei grandi marketplace per accrescere la visibilità del proprio brand e vendere i prodotti di minore valore economico, utilizzando il sito web per la vendita di prodotti di maggior pregio, che richiedono la necessità di instaurare un rapporto di fiducia con gli utenti, attraverso la creazione di una vetrina virtuale bella e funzionale.
Attraverso il sito web si possono acquisire i contatti dei propri potenziali clienti, e una volta finalizzato il processo di acquisto aumentare il customer lifetime value, e la fedeltà verso il proprio marchio.
Per promuovere il nostro sito possiamo far ricorso a numerose strategie di Web Marketing, e con il glossario stiamo provando a darvi tutti gli strumenti per promuovervi in maniera efficace. La cosa importante è prendere consapevolezza del proprio ruolo all’interno dell’ecosistema.
L’unica cosa importante, come segnalato da Gianluca Diegoli, è non separare mai lo store fisico dai canali digitali, perché l’esperienza diretta conta più di ogni altra cosa, e nessun aggregatore potrà sostituirla.
Nelle prossime settimane pubblicheremo una guida per fare il proprio ingresso nell’ecosistema e-commerce, per il momento consigliamo di approfondire con la lettura di social commerce, a cura di Gianluca Diegoli