Ospitare un contributo riguardante un evento facente capo al settore alimentare sembra alquanto inusuale sul nostro blog, ma Vinitaly ci sembra il miglior esempio per introdurre un argomento sul quale noi investiamo da tempo: l’internazionalizzazione delle piccole imprese e l’apertura di un canale e-commerce.
Vinitaly è una manifestazione annuale dedicata al vino e ai distillati, che si tiene ogni anno a Verona. La prima edizione risale al 1967, quindi quest’anno ricorre il suo cinquantesimo anniversario.
Nel corso degli anni la manifestazione ha assunto sempre più una connotazione internazionale, al punto tale da essere riconosciuta come leva economica e strategica per l’internazionalizzazione delle imprese vitivinicole.
Su questo punto ha insistito ieri, nel corso della cerimonia di apertura, il Presidente Mattarella, con un discorso teso a puntare il dito contro chi fa del nazionalismo e della chiusura delle frontiere un baluardo per la propria propaganda elettorale.
Secondo un’indagine condotta tre anni fa il fatturato delle PMI che decidono di intraprendere un percorso di internazionalizzazione cresce ogni anno con una media del 21%, e nuovi studi confermano in ottica migliorativa questa tendenza.
Il percorso di internazionalizzazione deve essere studiato e ponderato nel dettaglio, perché le tattiche mordi e fuggi si dimostrano infruttuose.
Uno dei modi per avviarsi verso l’esportazione all’estero dei propri prodotti è creare e gestire una piattaforma e-commerce, o iniziare a lavorare su un marketplace internazionale.
Vinitaly ad esempio, a partire da quest’anno sbarcherà su Amazon, dove sarà possibile acquistare oltre 700 vini con marchio di qualità.
L’e-commerce vinicolo, tra il 2012 e il 2015 ha generato un volume d’affari pari a 100 milioni di euro.
Questo e molti altri settori dell’economia sembrano assumere sempre più la connotazione di leve strategiche per il rilancio delle nostre realtà imprenditoriali.
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