Il Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) ha sviluppato il primo prototipo nazionale di intelligenza artificiale applicata al cambiamento climatico e al problema del surriscaldamento globale. Il progetto di ricerca è stato portato avanti dall’Istituito sull’inquinamento atmosferico del Consiglio nazionale delle ricerche (Iia-CNR) in collaborazione con l’Università di Torino e l’Università di Roma Tre.

La ricerca scientifica si basa sull’assunto che modelli di reti di neuroni artificiali, le cosiddette reti neurali, sono in grado di analizzare ed elaborare i rapporti tra uomo e ambiente e le ripercussioni dei fenomeni umani e naturali sul comportamento climatico. Grazie a questa ricerca, è possibile determinare se e in quali misure l’uomo e la natura stanno influendo sulla questione climatica che riguarda il nostro Pianeta.

Questa scoperta è una vera rivoluzione nel campo degli studi climatici e ambientali, fino ad oggi sono stati sviluppati modelli tradizionali basati sulle nostre conoscenze nei settori delle scienze naturali, della fisica terrestre, degli agenti atmosferici, delle emissioni inquinanti, oggi, si propone un metodo di analisi totalmente nuovo. Il cervello artificiale sviluppato dall’Iia-CNR è in grado di studiare ed elaborare dati autonomamente: impara dai dati osservati senza usare la conoscenza umana sull’argomento.

I primi risultati della ricerca confermano una verità sconfortante: la causa primaria del riscaldamento globale negli ultimi 50 anni è dovuta all’aumento dei gas serra, conseguenza delle combustioni fossili e delle operazioni di deforestazione. L’uomo si conferma il peggior nemico del suo habitat ma, allo stesso tempo, la notizia implica che l’uomo stesso può agire per modificare lo stato delle cose, ad esempio lavorando sulla limitazione delle emissioni.

È un fatto assodato che, ormai, sempre più università e centri di ricerca in tutto il mondo, stiano lavorando all’integrazione della big data analysis, dell’intelligenza artificiale e del machine learning nello studio del cambiamento climatico e del riscaldamento globale.

Le macchine stanno diventando uno strumento centrale per l’elaborazione di flussi di dati sempre maggiori, si pensi solo a quelli prodotti dai satelliti ad esempio, e, certamente le loro capacità di analisi e di information retrieval sono fondamentali per il progresso delle ricerche scientifiche. Tuttavia, questo non implica che il ruolo dello scienziato sia annullato o mortificato, spetta sempre all’uomo indirizzare il processo e trarre le giuste conclusioni.