Perché la tua azienda deve essere presente sui social media? Perché è lì che si trovano i tuoi clienti. Nel tempo però l’approccio delle aziende è cambiato, diventando più maturo e consapevole. Le cosiddette “vanity metrics” (numero di like, commenti e condivisioni) hanno lasciato il posto ai KPI, indicatori di performance per valutare il ritorno positivo degli investimenti (download, lead qualificati, acquisti).

L’edizione 2024 del “Social Media Trends” di Hootsuite conferma questa tendenza.

Secondo la stessa ricerca, Facebook, Instagram e Linkedin sono le principali piattaforme social utilizzate dalle aziende.

Se è vero che una strategia di comunicazione sui social deve essere allettante, ammiccante e creativa, è altrettanto vero che deve tener conto degli obiettivi aziendali e deve portare risultati misurabili.

Il punto di partenza è certamente una strategia accurata, che dovrà prevedere:

  • creazione di contenuti appealing che siano in grado di garantire buoni livelli di engagement ed interazioni, ma che tengano conto delle specificità di ciascun canale, eventualmente differenziando le pubblicazioni;
  • allocazione di budget in adv, per ottimizzare la copertura dei tuoi messaggi e raggiungere pubblici davvero interessati ad ascoltarli;
  • definizione di creatività ingaggianti, statiche o dinamiche, a supporto di ciascun messaggio;
  • analisi dei plus della tua azienda, che saranno i punti di forza da comunicare;
  • aggiornamento continuo per conoscere a fondo i diversi canali;
  • implementazione di keyword research per cavalcare i trend del momento e garantire visibilità ai tuoi messaggi. 

Gli obiettivi di un’attività di social media management possono essere così sintetizzati:

  1. Crescita del brand, in termini di visibilità, notorietà e reputazione.
  2. Partecipazione alle conversazioni più importanti che avvengono nella Rete. 
  3. Supporto alla crescita delle vendite tramite l’utilizzo di strumenti tecnici (sponsorizzazioni con obiettivo conversioni, filtri di ricerca, retargeting).
  4. Generazione di contatti.
  5. Monitoring dei risultati, ma anche delle creatività (quali formati, messaggi o target performano meglio nella tua strategia).

Quanto abbiamo illustrato finora è stato riassunto da Hubspot nell’espressione social selling, definita nel 2017 come quell’insieme di «attività in cui gli addetti alle vendite utilizzano i social media per interagire direttamente con i loro prospect, offrono valore rispondendo alle loro domande e pubblicano contenuti sino a quando il potenziale cliente è pronto all’acquisto. In questo modo, l’utilizzo dei social media nel processo di vendita, permette ai sales di “intrattenere” i propri prospect piuttosto che interrompere le loro attività con chiamate a freddo e vendite d’impatto, convertendoli in clienti fidelizzati».

Il principio di fondo, dunque, è quello di instaurare una conversazione da parte dei venditori con i potenziali clienti su temi di loro interesse. Perché farlo? Ecco qualche numero.

  • Nel B2B, 3 buyer su 4 usano i social media, in prevalenza Linkedin
  • Il 79% dei commerciali che utilizzano i social attivamente ottiene risultati superiori ai colleghi.
  • Il 74% delle aziende che adottano il social selling ottiene un incremento delle vendite nei successivi 12 mesi.
  • Il 75% di chi ha acquistato un prodotto lo ha fatto perché lo ha visto sui social.

Cosa puoi fare per i tuoi clienti attraverso i social network? Ad esempio, offrire offerte esclusive, facilitare un’azione tramite call to action chiare e concise, supportate dall’utilizzo di link.

Non essere presenti o non curare i propri canali social attraverso una gestione costante e professionale può avere dei costi elevati per l’azienda. Contattaci oggi stesso per avere un check gratuito dei tuoi asset digitali (sito web e canali social).