La chiave di successo per ogni brand è comunicare con il proprio target instaurando una relazione: il brand viene sempre più umanizzato, pertanto deve suscitare delle emozioni. Alla luce di questa tendenza ormai ampiamente affermata, per ogni azienda diventa necessario implementare tecniche di sentiment analysis, per comprendere quale sia la brand perception da parte degli utenti tramite i feedback che questi forniscono con commenti, recensioni, post, email, sondaggi, documenti, contenuti online. Parliamo di dati non strutturati, difficili da analizzare, capire e ordinare.

La sentiment analysis – sfuttando tecniche di Natural Language Processing (NLP) – permette di analizzare le fonti pubbliche per comprendere i risultati qualitativi della performance del brand online e i suoi possibili effetti. Vale la pena sottolineare che, come rileva una ricerca di Moz, circa il 70% dei consumatori dichiara di non acquistare i prodotti di aziende che hanno 4 o più articoli negativi tra i risultati di Google.

L’analisi viene effettuata impiegando tool e strumenti di intelligenza artificiale per l’intepretazione dei testi e l’estrapolazione di dati da convertire in informazioni da cui trarre le conclusioni ricercate. In sostanza, si tratta di tradurre i messaggi degli utenti in dati strutturati in grado di portare alla luce il feedback dei soggetti, catalogandolo come positivo, negativo o neutrale. 

Le informazioni raccolte sono molto preziose per un’azienda, perché ne portano alla luce punti di forza e debolezza e aiutano a intervenire sui problemi (reali o percepiti), soprattutto in caso di crisi. Un monitoraggio costante è comunque consigliato, in modo da implementare regolarmente piccoli accorgimenti, come la produzione di contenuti di qualità per migliorare il posizionamento nei motori di ricerca.

Uno dei maggiori vantaggi della sentiment analysis è la scalabilità, cioè la possibilità di elaborare dati su larga scala in modo efficiente ed economico. Anche la riduzione del margine di errore è un elemento di grande valore: ad esempio, è stato riscontrato che le persone concordano solo circa il 60% delle volte quando si giudica il sentimento di un testo; utilizzare un sistema centralizzato permette di uniformare i criteri di interpretazione. 

È particolarmente importante effettuare una sentiment analysis ad esempio al termine di una campagna promozionale, per verificare gli effetti sulla reputazione e quindi un primo livello di ritorno sull’investimento in PR o social media management oppure – a seguito del lancio di un nuovo prodotto/servizio – per sapere come viene accolto. 

Mediamorfosi supporta i propri clienti con un servizio di consulenza che comprende l’analisi iniziale, un monitoraggio continuo e costante con l’utilizzo di tool professionali (Brandwatch, Sysomos, Radian6) e la reportistica periodica. 

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