Il ciclo di interviste targato Mediamorfosi ospita questa settimana il contributo di Rosa Giuffrè, consulente e ambasciatrice della cultura digitale per le piccole e medie imprese. 

Con lei abbiamo parlato del giusto approccio ai canali digitali, utilizzando come pretesto le iniziative di real time marketing, utilizzate spesso come specchietto per le allodole da aziende carenti di approccio strategico.

Rosa Giuffrè_1

1) Ambasciatrice della cultura digitale per le piccole e medie imprese. Chi è Rosa Giuffrè?

Una professionista che ha cominciato a lavorare nel 1997 come grafico freelance, è stata imprenditrice, ha dovuto chiudere la propria attività a causa di un allagamento. Ha poi fatto esperienza in azienda come dipendente e dopo un percorso fatto di formazione e attività sul campo, oggi è una consulente per la comunicazione digitale.
In poche parole? Una persona che crede che il futuro è semplice, ma è la gente che è troppo complicata, e mette a disposizione degli altri – in particolare imprenditori e PMI – le proprie esperienze.

2) Il real time marketing come pretesto per introdurre il tema del corretto utilizzo dei canali digitali. Solo le grandi aziende possono sfruttare il web e i social per instaurare una relazione con i potenziali clienti?

Assolutamente no! Il concetto è semplice: Partire dal global per tornare al local (e non il contrario come spesso invece si dice). Il web e i social sono misurabili: quale strumento è più potente per poter comunicare direttamente con la tua nicchia di potenziali clienti? Ma attenzione: per far questo non è possibile improvvisare, anche i piccoli possono fare le cose fatte bene, anzi devono!

real time marketing

Green screen. Iniziativa virale innescata dall’abito verde acido indossato dalla regina Elisabetta nel corso delle celebrazioni per il suo novantesimo compleanno.

3) Nel tuo libro “Cambia testa e potenzia la tua azienda con la cultura digitale” illustri alle piccole imprese il giusto approccio al cambiamento. Cosa ti senti di dire al “Sciur Bianchi”?

Innanzitutto diciamo che ‘sciur Bianchi’ è il nome con cui ho soprannominato l’imprenditore, uomo o donna verso il quale ho grande rispetto, ma che ora sta facendo fatica a comprendere i cambiamenti nei quali è immerso. Poi gli direi che ‘cambia testa’ non è un imperativo detto da qualcuno (la sottoscritta) che con un po’ di presunzione pensa di avere la soluzione a ogni problema aziendale, ma è un invito ad abbracciare il digitale e soprattutto un nuovo modo di intendere azienda, processi e rapporti tra le persone, clienti e fornitori senza il quale sarebbe difficile pensare a un futuro di successo.

4) Un consiglio alle imprese che vogliono intraprendere un percorso di digitalizzazione, senza lasciarsi abbagliare dagli specchietti per le allodole che le azioni di real time marketing a volte lasciano pensare.

Il real time marketing è una strategia sopraffina che richiede ironia, sagacia, intelligenza, ma anche grandissima sensibilità perché è facile scadere nel sarcasmo e rischiare di offendere, scivolare e ritrovarsi un boomerang fatto di bad reputation. Semplice e ironico non è sinonimo di facile e banale. A qualsiasi azienda che vuole approcciare questo ottimo modo di comunicare consiglio di appoggiarsi a un professionista o di guardare quella che per me è la case History per eccellenza: CERES (su ogni social 🙂 )