La trasformazione digitale è all’ordine del giorno nell’agenda della maggior parte delle aziende di ogni settore: l’innovazione è l’unica via da percorrere per non perdere terreno nel nuovo panorama del business internazionale. Tuttavia, prevedere un piano di investimenti nella tecnologia non costituisce una certezza assoluta di successo, spesso le risorse impiegate non soddisfano le aspettative e, in questo modo, si rischia di avere l’effetto contrario per il proprio business: una situazione di depressione e frustrazione che limita la crescita dell’azienda.

Il motivo di un eventuale fallimento, sta nel fatto che il rinnovamento e la digitalizzazione della propria azienda non sono le uniche componenti di un percorso di sviluppo innovativo, anzi, esse costituiscono la punta dell’iceberg di un cambiamento molto più profondo: una rivoluzione dei paradigmi culturali aziendali, dal business, alla customer care, al management e alla gestione dei processi.

Alla luce di queste considerazioni, ecco quali potrebbero essere i principali fattori di errore che possono inficiare il percorso di innovazione aziendale.

Il primo fattore è quello che riguarda gli errori di misura: non esiste un modo per calcolare con accuratezza la produttività ma molti margini di errore di input sono arginabili assumendo personale più formato e specializzato e investendo nelle soluzioni IT. Ovviamente, queste operazioni hanno un costo che influisce notevolmente sul bilancio aziendale.

Il secondo fattore di errore è dato dal ritardo con il quale una tecnologia manifesta i suoi effetti sull’organizzazione aziendale. Di conseguenza, è necessario avere una certa lungimiranza per anticipare la concorrenza e considerare i tempi di inserimento e operatività delle nuove soluzioni. Proprio per questo, bisogna accompagnare e integrare l’introduzione delle nuove tecnologie con una forte attenzione per il processo organizzativo e gestionale, facendo in modo che essa manifesti i suoi vantaggi più velocemente.

Il terzo fattore di errore è non considerare che non sempre le tecnologie allargano il mercato, spesso, più semplicemente, lo ridefiniscono e spostano i giocatori in campo. Bisogna avere ben chiare quali sono le reali opportunità che una determinata integrazione tecnologica offre al proprio business e ad eventuali concorrenti, per non rischiare di chiudere un mercato piuttosto che aprirlo. In questo senso, è importante inserire nel proprio team delle figure in grado di pensare strategicamente e con grandi capacità di previsione del mercato che sappiano riconfigurare velocemente l’azienda e il business di riferimento, per, trarre il massimo dei benefici dalla tecnologia inserita.

Infine, il quarto fattore die errore è un management carente. Un manager impreparato o che non è in grado di gestire opportunità e risorse, magari più interessato al proprio avanzamento professionale piuttosto che alla crescita aziendale, può rallentare la trasformazione digitale e vanificare gli investimenti della compagnia. Il management, quindi, deve evolversi di pari passo con l’azienda e proporre nuovi approcci di gestione innovativi.

In conclusione, investire nel cambiamento non vuol dire semplicemente digitalizzare la propria azienda e aspettare che la tecnologia compia il miracolo, il cambiamento deve essere prima di tutto parte della filosofia aziendale e bisogna coltivarlo.